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Due diligence ambientale e pianificazione di progetto: una questione di efficienza

07 febbraio 2023

di Robyn Miller and Maurizio Beretta

Il ruolo delle valutazioni ambientali è importante anche nei progetti volti alla produzione di energia

Questo articolo, tradotto dall’inglese, è stato pubblicato originariamente sul blog internazionale di Stantec. Traduzione e adattamento di Maurizio Beretta.

Qualunque transazione che comporti l’acquisto o l’affitto di un terreno per l’avvio di un progetto infrastrutturale o immobiliare, dovrebbe considerare una eventuale due diligence ambientale già nelle fasi preliminari.

Nel caso di progetti volti allo sviluppo di impianti per la produzione di energia elettrica o rinnovabile, un passo fondamentale è aiutare i clienti a valutare eventuali problematiche di natura ambientale in una proprietà prima che venga acquistata. In questo modo, il team tecnico che supporterà questa operazione, potrà fornire soluzioni per gestire tali problemi anche durante la costruzione e la messa in opera.

Le passività che possono incidere su un progetto possono essere varie. Ad esempio, se l'immobile si trova sopra o accanto a un'ex stazione di servizio, o a un'officina meccanica o a una lavanderia a secco, è possibile che vi sia una contaminazione del suolo o delle acque sotterranee. Questo potrebbe comportare costi aggiuntivi durante la costruzione, come un eccesso di suoli da gestire rispetto alle aspettative o ulteriori problemi di salute e sicurezza. Oppure, se la contaminazione non è stata identificata come condizione preesistente o di base, potrebbe comportare responsabilità al momento della dismissione.

Ecco alcuni elementi da tenere in conto quando si esamina il nuovo sito potenziale per lo sviluppo dei progetti sopra citati.

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Se avete intenzione di espandere la vostra impronta di energie rinnovabili o di telecomunicazioni, assicuratevi di ricorrere alla due diligence ambientale.

Cosa vi suggerisce la posizione del sito?

Questo primo punto potrebbe sembrare ovvio, ma è importante da menzionare. Osservate le caratteristiche del sito. È già sviluppato o è uno spazio libero e non sviluppato? Si tratta di un campo agricolo, di una proprietà rurale o ad uso ricreativo, o di un sito collocato all'interno della città?

È importante capire l'uso storico della proprietà e delle proprietà vicine. Questo aiuta a identificare i potenziali problemi ambientali. Ad esempio, se si tratta di un sito in città, è possibile che su di esso si siano svolte attività che hanno provocato una contaminazione (ad esempio, un ex serbatoio di stoccaggio di carburante o una produzione manifatturiera).

Qual è la tempistica del vostro progetto?

Quando si lavora con dei consulenti ambientali, è fondamentale condividere con loro la propria tempistica. Qual è il cronoprogramma per la costruzione di edifici o infrastrutture? State completando altre attività di due diligence, come un'indagine geotecnica? Il contratto di locazione o di acquisto specifica una tempistica di due diligence? Questi elementi guideranno la fase di due diligence ambientale e ci permettono di identificare i potenziali vantaggi in termini di efficienza.

Come in tanti progetti, è buona norma programmare un tempo sufficiente per consentire al team ambientale di completare il proprio lavoro, evitando di lavorare sotto pressione e con tempistiche troppo strette, per non incorrere in costi non previsti, come ad esempio in caso di una procedura d’urgenza per avere i risultati di laboratorio.

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La fase II di una valutazione ambientale prevede l'indagine del suolo e/o delle acque sotterranee.

Valutazione ambientale del sito – Fase I

Quando si incarica un consulente per una valutazione ambientale del sito di Fase I, in genere si esegue uno studio a tavolino e  un sopralluogo in sito. Il consulente esaminerà documenti storici, fotografie aeree, piani di assicurazione antincendio, eventuali prescrizioni a livello cittadino, ricerche presso agenzie provinciali/statali e altro ancora. Lo studio sarà completato da un sopralluogo in sito per conoscere l'uso attuale del sito e delle proprietà vicine.

Sia che stiate considerando un'area verde o un'area urbana, una valutazione ambientale di fase I vi aiuterà a conoscere la storia della proprietà e a valutare i potenziali problemi ambientali. Scoprirete i rischi che l'uso precedente, le proprietà vicine e altri fattori potrebbero comportare per la qualità del suolo e delle acque sotterranee sotto il sito.

Una volta esaminate insieme al team tecnico le problematiche ambientali, il cliente può valutare le criticità ambientali rilevate o di indagare ulteriormente il sito con una valutazione ambientale di Fase II.

Valutazione ambientale del sito – Fase II

Per essere chiari: i progetti potrebbero non aver bisogno di una valutazione ambientale di Fase II. Ma se la valutazione ambientale di Fase I identifica una potenziale contaminazione del suolo e delle acque sotterranee, la valutazione ambientale di Fase II può aiutare a confermarne la veridicità dell’ipotesi. La Fase II indaga sulle condizioni del suolo e delle acque sotterranee. Ciò può includere la perforazione di sondaggi, l'installazione di piezometri di monitoraggio delle acque sotterranee e la raccolta di campioni di suolo e di acque sotterranee da analizzare in laboratorio.

Se i risultati dei test soddisfano i criteri normativi, è probabile che il lavoro di valutazione ambientale si concluda a questo punto. Ma se il team ambientale identifica delle non conformità rispetto alla normativa, sarà necessario considerare le fasi successive.

Rivolgetevi a esperti ambientali fin dalle prime fasi del processo. Potrebbe farvi risparmiare tempo e denaro nel lungo periodo.

Gestire la contaminazione

Nel caso in cui abbiate individuato una contaminazione presso il vostro sito. sarà opportuno elaborare un’Analisi di Rischio o procedere direttamente con la bonifica?

Una analisi di rischio valuta come i contaminanti possono influire sulle persone e sull'ambiente naturale del sito. Può presentare opzioni per la gestione della contaminazione. Considerando le caratteristiche sito-specifiche dell’area, la valutazione del rischio può dimostrare che le non conformità riscontrate non influiranno sull'uso futuro del sito.

Se si sceglie di bonificare il sito senza elaborare preventivamente un’Analisi di Rischio, si tratta di intraprendere azioni per ridurre i livelli di contaminanti in modo che siano al di sotto dei criteri normativi.

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Nell'esaminare un potenziale sito, è importante comprenderne la storia e gli eventuali impatti.

Coinvolgere tempestivamente gli esperti ambientali

Un consiglio per operatori e sviluppatori del settore energetico: coinvolgete degli esperti ambientali fin dalle prime fasi del processo. L’obiettivo è quello di valutare le potenziali passività ambientali e stabilire le condizioni di base. Questo potrebbe fare risparmiare tempo e denaro nel lungo periodo.

Abbiamo a nostra disposizione dei team fortemente multidisciplinari che uniscono competenze in campo ambientale e di permitting con competenze nell’ambito della progettazione di impianti di energie rinnovabili.  Per qualunque approfondimento, non esitate a contattarci.

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  • Robyn Miller

    Robyn is passionate about helping clients navigate regulatory framework. Her goal? To help them understand which environmental liabilities might impact their projects.

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  • Maurizio Beretta

    Maurizio, geologo e Senior Project Technical Leader, ha oltre 20 anni di esperienza nel settore ambientale, con particolare riferimento alla caratterizzazione e bonifica di terreni ed acque di falda.

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