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Un approccio multidisciplinare per affrontare la transizione industriale

12 settembre 2022

Intervista a Marco Lassini, operation manager del team Manufacturing

Prosegue la nostra serie di interviste con alcuni professionisti di Stantec per scoprire qualcosa di più sul loro percorso professionale e sulle sfide che li attendono nel prossimo futuro.

Protagonista di oggi è Marco Lassini, operation manager del team Manifacturing in Italia, esperto di gestione e dismissione di asset, resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici, che in questa intervista spiega l’importanza di punti di vista e approcci multidisciplinari per la gestione di progetti complessi.

Quale è stato il tuo percorso professionale e come sei approdato in Stantec?

Nasco come ingegnere idraulico per la mia passione con l’acqua e la natura, ho iniziato a lavorare in uno studio di progettazione idraulica per poi approdare in Stantec nel 2007 in Inghilterra in cui ho vissuto e lavorato per 2 anni. Grazie a Stantec ho poi lavorato e vissuto a Cipro sempre divertendomi con la progettazione e la gestione di opere idrauliche, drenaggi e fognature. La passione per l’acqua e la complessità dei progetti sui sono stato coinvolto ha stimolato anche la passione per l’implementazione e la gestione di progetti e successivamente di gruppi di lavoro interdisciplinali e interculturali. La maggior parte dei progetti che ho seguito poi da quando sono tornato in italia nel 2011 sono infatti stati di natura internazionale e per clienti multinazionali.

Qual è la situazione più difficile che hai dovuto gestire in uno dei tuoi progetti?

Diverse, direi che le situazioni più difficili non sono state di natura tecnica, il supporto di professionisti Stantec in italia o nel mondo è tale da trovare sempre una soluzione. Credo che le difficoltà maggiori siano state in qualche modo connesse con interazioni con i clienti. Ricordo due casi uno in cui ho purtroppo toccato con mano comportamenti poco etici di clienti in paesi in via di sviluppo.
In un altro caso abbiamo dovuto insistere molto per implementare delle condizioni di sicurezza che il cliente non voleva implementare e questo ha comportato più lavoro per noi come “riscontro”, ma non potevamo fare altrimenti. In entrambi i casi quindi si è trattato di dover fare la cosa giusta anche se in salita.

In che modo Stantec contribuisce a soddisfare le necessità di sviluppo e cambiamento delle realtà produttive?

Dal mio punto di vista il grosso valore aggiunto di Stantec è la possibilità di offrire ai nostri clienti soluzioni basate su punti di vista e approcci multidisciplinali e internazionali ed una fortissima rete internazionale di professionisti.

Quali sono le prossime sfide del tuo settore?

Questo momento storico è molto dinamico e così sono le richieste dei nostri clienti a cui dobbiamo adeguarci se non prevenirle. C’è in corso una vera e propria transizione industriale a cui dobbiamo saper rispondere con le nostre competenze che vanno dall’avvio alla chiusura (decommissioning) di impianti e siti produttivi.

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Una gestione professionale e ben ingegnerizzata può trasformare questi interventi in esempi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Credo in particolare che avremo un ruolo veramente attivo nel supportare direttamente o indirettamente i nostri clienti nell’identificare soluzioni innovative a problemi nuovi connessi ai cambiamenti climatici, nuovi equilibri geopolitici con impatti su logistica, energia, etc.

Da professionista e Operation Manager ritengo molto stimolante poter affrontare problemi nuovi potendo muoversi nel mondo di Stantec, è come poter utilizzare una tavolozza ricca colori, la nostra abilità sarà nel creare le sfumature giuste.

Immagino così la declinazione di “Design with Community in mind”.

  • Marco Lassini

    Marco Lassini è ingegnere civile, e attualmente ricopre il ruolo di Europe Climate Solutions Lead. Ha lavorato come Project Manager e Coordinatore di progetto in Italia, Regno Unito, Cipro, Turchia e Tagikistan.

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