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Il segreto per una carriera lungimirante? Accettare sempre sfide nuove

22 giugno 2023

Una lente d’ingrandimento sui 40 anni di carriera di Paolo Polinelli, Direttore Tecnico, e sui progetti che hanno fatto la storia di Stantec

Raramente i percorsi professionali che intraprendiamo seguono una linea retta. Con molta più probabilità da un punto di partenza prendono diramazioni diverse, ma pur sempre collegate e tese sempre alla crescita. Così è la carriera di Paolo Polinelli. Una laurea in Ingegneria Civile Idraulica, 10 anni in Sardegna per la progettazione agli impianti di depurazione del CACIP e il passaggio al Bank Advising. Paolo ci racconta la storia della sua carriera, che passando per alcuni dei progetti più significativi di Stantec e per settori prima inesplorati lo ho portato a ricoprire in Stantec il ruolo di Direttore Tecnico.

Qual è stato il tuo percorso professionale e come sei arrivato in Stantec?

Mi sono laureato nel 1982 al Politecnico di Milano in Ingegneria Civile Idraulica Sanitaria con focus sulla depurazione acque reflue e di approvvigionamento, settore che in quegli anni era in pieno sviluppo. Dopo alcuni mesi presso una società di progettazione di piattaforme offshore per impianti petroliferi sono approdato in Stantec nel 1984. Per circa tre anni, ho lavorato nel settore degli studi di pianificazione ambientale per la risoluzione delle problematiche connesse all’inquinamento delle acque e dei rifiuti e, dal 1988 al 1998 sono stato assegnato all’ufficio di Cagliari per la direzione lavori di progetti sviluppati da Stantec per il consorzio per l’area di sviluppo industriale di Cagliari (CASIC ora CACIP). Rientrato dalla Sardegna mi sono occupato principalmente di consulenza tecnica alle banche per il finanziamento di progetti di vario tipo ed entità sia in Italia che all’estero. Nel frattempo, ho seguito anche altri progetti tra cui la bonifica dell’area ex Acciaierie Cogne ad Aosta, gli impianti per il trattamento dei rifiuti provenienti dai campi petroliferi in Atyrau (Kazakistan) un impianto per la produzione di resine, un edificio industriale per una nuova linea di produzione dei laminati per interior design, i progetti di trade finance per il ministero dell’ambiente del Venezuela. Attualmente rivesto il ruolo di Direttore Tecnico di Stantec per i settori energia ed infrastrutture.

Nel 1995 iniziavano i lavori per il CASIC, un progetto che rappresenta la storia di Stantec, cosa lo ha reso così importante, quali sono stati gli elementi più innovativi e sfidanti?

Stantec ha lavorato sin dalla sua fondazione con il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Cagliari per la progettazione e la direzione lavori del primo lotto dell’impianto di depurazione a servizio dell’area industriale di Macchiareddu. Successivamente  ha poi progettato tutti gli impianti ambientali del Consorzio, tra gli altri,  l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti urbani ed industriali, la discarica di Flumini Binu per rifiuti pericolosi, lo scarico a mare del depuratore, la piattaforma per il trattamento dei rifiuti industriali, il completamento dell’impianto di depurazione e l’impianto per il riutilizzo dell’acqua depurata, la rete di collettori per la raccolta degli scarichi fognari dei comuni che gravitavano sullo stagno di S. Gilla.  Ho partecipato alla costruzione di queste opere come responsabile dell’ufficio locale di direzione lavori e della gestione dei contratti d’appalto. Ho vissuto a Cagliari 10 anni, anni che ricordo come l’esperienza professionale fondamentale per il futuro della mia carriera.

Dopo i primi anni nel mondo della progettazione e delle costruzioni cosa ti ha spinto verso il settore del bank advising? Quali opportunità offriva il settore?

Nel 1999 in Italia si stavano avviando le prime esperienze di finanziamento di progetti con le tecniche del project finance (è il progetto che deve garantire il rimborso del debito, per questo serve un assessment tecnico circa la sua generale capacità di generare ricavi) e ho avuto la fortuna di partecipare al progetto del termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda avendo maturato esperienza specifica a Cagliari. Da lì in avanti sono stato consulente delle principali banche Italiane e alcune estere per il finanziamento di numerosi progetti in vari settori in Italia e all’estero, dal servizio idrico integrato, agli impianti di smaltimento rifiuti e termovalorizzatori, alle energie rinnovabili, alle centrali termoelettriche a ciclo combinato, agli impianti idroelettrici. Anche questa attività è stata di particolare interesse, particolarmente nei primi anni, per il continuo confronto ed interscambio con i consulenti legali ed assicurativi che partecipavano al progetto. Si lavorava a stretto contatto con i più prestigiosi studi legali ed assicurativi e con il mondo bancario. È stata un’esperienza esaltante da cui ho appreso moltissimo in settori per me nuovi e diversi dall’ingegneria. Ringrazio l’azienda e tutte le persone con cui ho collaborato per questa opportunità.

In 40 anni di attività in azienda, quale ritieni sia stata la sfida più difficile?

Credo che la formazione ricevuta negli anni del Politecnico e l’esempio dei colleghi più esperti nei primi anni in azienda mi abbiano insegnato ad affrontare le sfide professionali con la consapevolezza che l’impegno e la costanza riescono generalmente a trovare le soluzioni necessarie per affrontarle e superarle con successo. Certo qualche volta non sono mancate preoccupazioni e anche un po' d’ansia, ma sono sempre state affrontate con la certezza positiva di poter trovare una soluzione. Molto ha contato l’aiuto dei colleghi più esperti. Ecco, il fare squadra è forse l’arma vincente!

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  • Paolo Polinelli

    Paolo Polinelli ha oltre 40 anni di esperienza di cui oltre 15 nell’impiantistica come Advisor tecnico-ambientale e Project Manager ed è esperto di project financing. Leggi il profilo di Paolo Polinelli, Direttore Tecnico.

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