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Gli hub di mobilità sono la chiave per sbloccare il potenziale della mobilità intermodale

16 settembre 2023

di Ashley Thompson, Tom Young and Matteo Rudello

Se abbinati alle strategie transit-oriented community (TOC), gli hub di mobilità possono migliorare la sicurezza urbana, la sostenibilità e l’equità

Questo articolo, tradotto dall’inglese, è stato pubblicato originariamente sul blog internazionale di Stantec. Traduzione e adattamento di Matteo Rudello.

Per migliorare la mobilità, la sicurezza urbana e creare opportunità economiche in modo sostenibile, le città di tutto il mondo puntano sempre più sulle cosiddette Transit-Oriented Community (TOC); aree che, grazie alla loro progettazione, consentono alle persone di accedere e utilizzare più spesso i mezzi di trasporto per più tipi di spostamenti, centrando le abitazioni, i posti di lavoro e servizi vicino ai mezzi pubblici. Quelle che lo faranno nel modo giusto miglioreranno la qualità della vita delle loro comunità. Un passo importante per mettere a frutto l’investiemnto, è quello di pensare alla mobilità non come un insieme di trasporti, bensì come a quell’insieme di fattori che favoriscono il movimento delle persone. È qui che entrano in gioco gli hub di mobilità. Esaminiamo un possibile scenario.

Sofia frequenta l’università locale, la sera lavora in un ristorante dall’altra parte della città e ogni volta che ne ha la possibilità si prende cura della nonna. Oggi Sofia cammina per il campus per seguire le lezioni e usufruisce del servizio di bike sharing dell’ateneo perché è in ritardo per la lazione di chimica. Dopo l'ultima lezione, prende uno scooter elettrico per raggiungere la fermata dell'autobus a transito rapido situata in un’area TOC appena fuori dal campus. Nei giorni in cui il turno al ristorante finisce prima del previsto, prende l’autobus per tornare alla stessa fermata dove troverà un piccolo furgone che ha prenotato online. Lo userà per andare a trovare la nonna che abita nelle vicinanze. Dopo la visita, per tornare nello studentato utilizza ancora una volta il servizio di bike sharing. Anche senza un’auto privata, Sofia riesce a fare tutti gli spostamenti di cui ha bisogno grazie alla fitta rete di snodi di mobilità offerti nel campus e sul territorio.  

Per rendere il sistema dei trasporti veramente utile alle persone non basta il servizio in sé. Occorre guardare ai possibili percorsi che le persone compiono giornalmente. Mentre la pianificazione della mobilità è generalmente parte del processo TOC, l'integrazione dei mobility hub (degli snodi della mobilità) porta l'impatto delle strategie TOC a un livello superiore.

La University Area and Wiregrass Intermodal Centers Study mette insieme mobilità, pianificazione territoriale e sviluppo della comunità per una rete di trasporto più equa e interconnessa a Tampa, in Florida.

Mobility hubs e TOC: un connubio perfetto

Nell'ultimo decennio, la tecnologia ha reso possibile utilizzare i nostri smartphone per accedere a servizi convenienti come il ridesharing, per il noleggio di biciclette e scooter, il carsharing e gli aggiornamenti in tempo reale sui trasporti. Si è investito nello sviluppo di trasporti pubblici più efficienti e sono state migliorate le infrastrutture per la ciclabilità e la micromobilità. Sebbene l'automobile continui a essere una modalità di trasporto dominante in gran parte dell’Europa e in Nord America, oggi sono disponibili più opzioni e le persone stanno cominciando ad utilizzare un mix di soluzioni per i loro spostamenti. Fare in modo che queste opzioni funzionino bene insieme e si adattino ai nostri spazi pubblici è complesso, ma i mobility hub sono il punto di riferimento che può riunirli.

Nel frattempo, il concetto di sviluppo orientato al trasporto (Transit-Oriented Development) si è evoluto verso il TOC. Ciò deriva dal desiderio di far convergere al meglio gli investimenti per lo sviluppo della comunità e quelli per il trasporto. La creazione di luoghi percorribili, a misura d'uomo, con un mix di utilizzi del suolo e l'accesso ai mezzi di trasporto ha un impatto sia sull'equità che sulla sostenibilità. La strategia TOC considera in modo olistico le esigenze delle comunità e porta un pensiero integrato e sistemico allo sviluppo.

Un sistema di hub di mobilità all'interno di un’area TOC è caratterizzato da reti di connessioni che portano i benefici dell'investimento nel trasporto a un maggior numero di persone. Il sistema porta le persone dall’uso di veicoli personali ad altre modalità di spostamento come biciclette e scooter elettrici. Se le diverse modalità di trasporto sono pianificate per tempo, si possono costruire tutte le infrastrutture necessarie per supportarle rendendo la viabilità più sicura e sostenibile grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 dovute al traffico. Non si tratta di creare un unico hub presso la stazione dei treni. Il vero valore dei mobility hubs si sblocca quando diventano un sistema di mobilità multimodale, integrato con le modalità di spostamento delle comunità in cui sono inseriti. 

Otterpool Park, nella campagna del Kent, nel Regno Unito, utilizzerà i mobility hub per collegare case, scuole, piazze pubbliche, aziende e la stazione ferroviaria locale.

Pianificare gli hub di mobilità fin dalle prime fasi di progetto

La pianificazione dei mobility hubs dovrebbe avvenire contemporaneamente alla pianificazione dei trasporti, dell'uso del suolo e degli spazi pubblici, dovrebbe anche entrare in progetti di rigenerazione urbana. In questo modo si creano sistemi integrati che si rafforzano e si supportano a vicenda. A Otterpool Park, in Inghilterra, la pianificazione dei nodi di mobilità è stata una parte fondamentale del piano urbanistico. Il miglioramento del servizio ferroviario nella vicina stazione di Westenhanger ha contribuito a dare il via allo sviluppo.

Il team Stantec di Smart(ER) Mobility, ha lavorato per garantire che tutti gli elementi del mobility hub su suolo pubblico e privato fossero integrati nel nuovo sviluppo. L'incontro con il Consiglio della Contea del Kent, il committente, i singoli proprietari di immobili, l'agenzia ferroviaria e il dipartimento autostradale ha contribuito a far progredire il progetto. È stato previsto che tutti gli hub fossero collegati fra loro e trasportassero i residenti della nuova comunità e dei quartieri vicini alla stazione ferroviaria. Ogni hub del sistema è stato ideato ad hoc per il contesto di riferimento e al suo ruolo all'interno della rete complessiva del quartiere.

È stata analizzata la domanda di trasporti sia nella prima fase di sviluppo del progetto sia nel momento di pieno regime del Masterplan. Ciò ha contribuito alla pianificazione di fasi adeguate del sistema di nodi di mobilità e delle esigenze a breve e lungo termine della stazione ferroviaria principale e dei nodi del centro cittadino. In questo modo si è creato un piano modulabile e adattabile alle mutevoli esigenze e ai modelli di spostamento con la crescita della popolazione.

Il vero valore dei mobility hubs si sblocca quando diventano un sistema di mobilità multimodale, integrato con le modalità di spostamento delle comunità in cui sono inseriti.

Contribuire ad una maggiore equità degli investimenti

Le spese per i trasporti sono fra le più alte sostenute dalle persone. Le opzioni di mobilità a prezzi accessibili offrono alle persone una maggiore flessibilità finanziaria, danno accesso a più opportunità di lavoro e rendono le comunità più vivibili. Tuttavia, se affrontiamo il tema dei trasporti senza pensare a come si integrano con le città possiamo perdere l'opportunità di ottenere risultati più equi.

Ecco un esempio. Il team di Stantec ha sviluppato piani di mobilità lungo un corridoio di transito veloce per il progetto Wiregrass/University Intermodal Station di Tampa, in Florida. Uno degli hub previsti si trovava in un centro commerciale in disuso in procinto di essere riqualificato. Al fine di servire al meglio l’area circostante, allo stesso hub sono state aggiunte diverse modalità di trasporto che non facevano originariamente parte dello studio. In questo modo è stata creata una rete di opzioni più solida ed equa. È stato inoltre proposto che l’area prenda in considerazione una riqualificazione orientata al transito per aumentare la domanda di trasporto a lungo termine.

La pianificazione dell'uso del suolo, degli spazi pubblici e dei trasporti come processo integrato è il modo ideale per massimizzare i benefici. Ma nel complesso mondo reale della pianificazione e dello sviluppo, non è sempre possibile fare tutte queste cose insieme. La pianificazione del quadro generale integrata 

Gli hub di mobilità ampliano il concetto di  TOC per raggiungere una comunità più ampia. Il progetto prende in considerazione diverse modalità di transito: a piedi, in bicicletta, micromobilità, microtransito, in autobus e su rotaia.

Il futuro della mobilità collettiva

Gli hub di mobilità offrono una serie di vantaggi per la mobilità della comunità. Non solo collegano le persone alle stazioni di transito, ma le aiutano anche a raggiungere altri luoghi in cui desiderano recarsi. Ciò significa che spostarsi diventa più semplice, comodo e conveniente, sia che ci si sposti nelle vicinanze o lontano.

Gli hub di mobilità possono aiutare le comunità a raggiungere molti obiettivi. Sicurezza. Equità. Miglioramento della salute pubblica. Resilienza. Sostenibilità. Cambiamento delle modalità di trasporto. Sia che stiate lavorando a un progetto per la comunità, sia che vi stiate concentrando sul miglioramento della mobilità, è importante considerare le esigenze del presente e del futuro. Attraverso una pianificazione ponderata, si possono creare comunità funzionali, vivibili ed eque.

  • Ashley Thompson

    An urban designer and Smart(ER) Mobility planner and practice lead, Ashley focuses on both traditional urban design projects as well as autonomous vehicle work and technology reviews and assessments.

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  • Tom Young

    Tom is an urban planning lead specializing in downtown redevelopment, mixed use precincts, smart cities strategies, suburban retrofit, and transit-oriented development. His priority is innovation through sustainable growth.

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  • Matteo Rudello

    Matteo guida la divisione specializzata in sostenibilità e innovazione. Inoltre, ha 18 anni di nella gestione delle problematiche ambientali connesse all’acquisizione e dismissione di stabilimenti industriali.

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